Premio 3 Maggio 2015

AL CASARO GUGLIELMO LOCATELLI
IL PREMIO FRANCESCO ARRIGONI 2015
Sarà consegnato domenica 3 maggio alle 11
nel Monastero San Pietro in Lamosa, Provaglio d’Iseo.

“Dopo Libera e i pescatori di Lampedusa, il premio che ricorda
Francesco Arrigoni è attribuito a Guglielmo Locatelli. Una persona,
non un’associazione o un gruppo. Una persona non isolata, perché ha coinvolto la
famiglia nel salvare dall’estinzione un formaggio raro,
lo Strachitunt. Il premio vuol essere un riconoscimento al duro lavoro del casaro, sui
pascoli di montagna.
Un lavoro che Guglielmo ha iniziato da ragazzo e ancora oggi, passata l’ottantina,
non ha abbandonato. Un lavoro che altri definirebbero una missione.
La giuria, che preferisce volare basso, applaude in Guglielmo Locatelli un
infaticabile camminatore sui sentieri della storia, delle radici, delle tradizioni, un
luminoso esempio di “operaio dell’ombra” che s’è impegnato per tramandare e
salvare quel che di bello e buono sanno offrire i monti di Lombardia. Lo Strachitunt
può solo ringraziarlo, e noi con lui”.

È questa la motivazione della terza edizione del Premio Francesco Arrigoni che sarà
consegnato da Antonella Colleoni insieme ai figli e alla giuria domenica 3 maggio
alle 11 nel monastero San Pietro in Lamosa di Provaglio (Brescia) al casaro
Guglielmo Locatelli.
Per la prima edizione, era stata premiata Libera Terra, l’associazione nata con
l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale
e produttivo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per ottenere prodotti di
alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona.
Fu don Luigi Ciotti a ritirare il premio a Provaglio.
Nel 2014 la scelta della Giuria ricadde sui pescatori di Lampedusa sempre in prima
fila, da anni, in una catena di solidarietà e coraggio che fa onore ai lavoratori del
mare. In loro nome e rappresentanza, ritirò il premio il pescatore-assessore
Vincenzo Billeci.

Il premio, attribuito da una giuria che ha per presidente Antonella Colleoni, moglie
di Francesco, e suo figlio Dante tra i giurati – gli altri giurati sono amici di
Francesco e compagni di strada – ha cadenza annuale e viene assegnato, il giorno del
compleanno di Francesco, il 4 maggio appunto “a una iniziativa contraddistinta da
una forte valenza etica”.
Consiste in 5.000 (cinquemila) euro e un oggetto artistico realizzato da un allievo
della scuola d’Arti e Mestieri F.Ricchino di Rovato. Tre le caratteristiche fisse
dell’opera: un pezzo di roccia, a ricordare la passione di Francesco per la montagna e
le arrampicate, un cuore a ricordare la sua generosità (fino all’espianto degli organi)
e la sua passione civile.
E qualcosa che spunta dalla roccia, forse una vite, perché gli uomini possono morire,
le idee no: sono come semi, portati dal vento o dagli uomini di buona volontà.
L’autrice di questa edizione è Ilaria Zim Facchi.

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