Premio Francesco Arrigoni 2024

Gli animali sono, da sempre, presenze concrete che sovrappongono e mescolano il proprio spazio vitale ai luoghi abitati dagli esseri umani e dalle loro comunità. Stanziali o di passaggio, neutrali o competitivi, selvatici o domesticati, gli animali sono protagonisti primordiali del nostro immaginario: dagli uri paleolitici delle grotte di Lascaux al lupo delle favole, dai cervi incisi sulla pietra dai Camuni al serpente biblico, all’aquila dello stemma americano, un ampio bestiario affida significati e valori alle più diverse creature.

Nel nostro tempo, ad esempio, il panda, l’orso polare e la balena sono divenuti simbolo delle paure e delle speranze suscitate dalla crisi ambientale e la stessa sorte è toccata all’ape mellifera, un insetto familiare fatto rappresentante del mondo minuto degli impollinatori, minacciato dall’inquinamento. L’ape è oggi vessillo di battaglie ecologiste sia per il suo prezioso ruolo nella riproduzione vegetale, sia per la capacità di testimoniare, come indicatore biologico, lo stato di salute di un territorio.

Tuttavia, nel turbine green contemporaneo, l’ape è anche oggetto di fraintendimenti, polemiche e abusi identificati dall’inquietante neologismo “beewashing”: api più o meno verosimili sono apparse, infatti, nelle pubblicità, sulle confezioni di alimenti e nei documenti che le aziende redigono a testimonianza della propria sostenibilità ambientale.

Da vent’anni la World Biodiversity Association, presieduta dall’entomologo Paolo Fontana, riunisce naturalisti, botanici, zoologi e semplici appassionati della natura impegnati nella conoscenza e conservazione della biodiversità in Italia e nel mondo. Particolarmente autorevoli sono proprio i progetti dedicati al mondo delle api, meritori non soltanto per la competenza scientifica ma anche per la visione e per il metodo di lavoro che l’Associazione promuove.

Questa organizzazione senza scopi di lucro favorisce il dialogo tra mondi e professionalità che non sempre sono in grado di parlarsi: una circolazione di sapere tra coloro che si occupano di ricerca, produzione agroalimentare, ecologismo e consumo consapevole resa possibile dal comune amore per la natura. Una cooperazione che si fonda, però, anche su un secondo, imprescindibile pilastro: la volontà di denunciare in modo chiaro le storture normative ed economiche del settore apistico, il coraggio di distinguere tra miele e miele, tra apicoltura sensibile e, appunto, beewashing. Un coraggio che Francesco Arrigoni avrebbe certamente condiviso e che il Comitato Francesco Arrigoni desidera sostenere con entusiasmo.

La dodicesima edizione del Premio Francesco Arrigoni va alla World Biodiversity Association e al suo presidente Paolo Fontana per la preziosa attività di ricerca, formazione e divulgazione dedicata al mondo delle api e degli impollinatori.

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